venerdì 4 novembre 2011

FESTIVAL DELLO SPASIMO SEACILY JAZZ

Spasimo di Palermo Dicembre 2011

La manifestazione prevede concerti jazz nella chiesa e nei giardini dello Spasimo, componenti il complesso monumentale della Kalsa che nel corso della edizione 2011, si svolgeranno anche nel restaurato Real Teatro S. Cecilia (XVII Secolo). Tra i protagonisti l'Orchestra Jazz Siciliana della Fondazione, con "Tribute to Bob Marley" e Tom Gaebel, Anna Wilson e Yuri Buenaventura. Nei giardini sopra le mura si esibiranno Halie Loren, Raphael Gualazzi, Ulita Knaus, Gregory Huchinson, George Cable, Jerry Weldon.

Da non perdere

giovedì 3 novembre 2011

la soap ...nella soap!!!!

quotidiano "libero".

Di “Agrodolce” ormai è rimasto solo il titolo, il resto è fiele distillato. La sospensione della soap “Agrodolce”, il progetto di una vera e propria factory dell’audiovisivo voluta da Giovanni Minoli, fiore all’occhiello della Rai per un sogno industriale siciliano che non è stato, è oggi al centro di un giallo vischiosissimo. “Agrodolce” viene cancellata dal palinsesto Rai sebbene la Regione abbia stanziato ben 25- milioni-25 (Viale Mazzini dovrebbe metterne altri 21, a fronte di 460 puntate di prodotto). Un investimento poderoso. E per il produttore, la Einstein Multimedia di Andrea Olcese e Luca Josi, si tratta d’«un atto masochistico senza apparente motivo» , dato che gli ascolti, nei 25 minuti a puntata per circaLa  80 mila euro di costo su Raitre toccavano anche il 10% di share. Lì per lì, all’apparenza, sarebbe un’ordinaria questione di sprechi Rai.

Se non fosse che, con uno orgoglioso colpo di lombi, il sindaco di Termini Imerese Toto’ Burrafato scrive, con disperazione verghiana, al Presidente della Repubblica sul terribile danno che la dipartita della soap arrecherebbe al territorio: «Mentre Termini Imerese continua a illuminare la cronaca per la vertenza Fiat, si sta consumando un nuovo delitto alla nostra comunità... Centinaia di giovani formati alla nuova industria audiovisiva che hanno concorso, con successo, alla realizzazione di una produzione Rai vedono il loro lavoro scomparire nella più totale assenza di risposte dell’azienda di Stato...». E la missiva sfuma in un doloroso interrogativo: «Com’è possibile che in quest’epoca grigia, di sofferenza economica e di tagli, Rai rinunci a 25 milioni di contributi già impegnati ed allocati dalla Regione siciliana?». Già, com’è possibile che nella geografia fantastica del paese di Lumera -la location della fiction- quel quinto degli ex dipendenti Fiat che s’erano appena riallocati nei set assieme ai 200 lavoranti e all’indotto di 1000 comparse, tornino su una strada? La Rai ufficialmente pone “insidacabili scelte di palinsesto”, oltre che inadempienze contrattuali.

ROBA ALLA 'BEN HUR'

La Einstein afferma di aver affidato tutto alla magistratura e depositato richiesta di provvedimento d’urgenza ex art. 700 per «pagamento delle fatture, extracosti e ripresa della produzione della seconda e terza serie». La Rai non ne sa nulla. Da inghippo televisivo il caso Agrodolce si trasforma dunque in un dramma occupazionale e misterico. Ma cosa è davvero accaduto? Gli addetti ai livori -direbbe Dagospia- evocano, in realtà, scazzi ferocissimi tra il demiurgo del progetto, Minoli - che nel 2009 si procurò i fondi regionali, a coronare una “promessa che avevo fatto a Elvira Sellerio” - e la stessa Einstein; che accusa il demiurgo medesimo di voler fare “una roba costosissisma, alla Ben Hur”. Minoli casca dalle nuvole: «Figurarsi: il problema erano solo  8/10 minuti in esteri al giorno e 10 extralocation. Mi dispiace da morire. Sono io che ho fortemente voluto il progetto, e con esso la Einstein, nonostante il parere sfavorevole dell’allora direttore fiction Saccà che non la riteneva all’altezza.», punzecchia l’uomo di Rai Storia «e dopo il successo della prima serie ho scritto alla Rai che lo lasciavo volentieri ad altri, ma Masi me l’ha voluto lasciare, anche perchè i fondi siciliani  venivano dalla fiducia nei miei confronti...». Da Einstein la versione è diversa: la Rai avrebbe bloccato i pagamenti, fatture per 5 milioni di euro, all’improvviso, dopodichè stessa sorte sarebbe toccata ad un’altra sua produzione storica “Top of the pop”.

VERSIONE DI EINSTEIN
Naturalmente viale Mazzini si arrocca nel silenzio. Ma dai fantomatici “ambienti Rai” (si dice così quando non v’è dichiarazione ufficiale, e i dirigenti parlano tutti ma con la postilla ahò io nun to’ detto gnente....) emerge che: «è Einsten che ha bloccato la produzione, perchè noi non pagavamo  perchè era venuta meno la polizza fidejussoria. Eravamo arrivati pure a un accordo tranquillo per completare la seconda serie, ma loro volevano soldi per coprire su quanto avevano sforato nella prima. Ma sia Raitre che Raifiction hanno stabilito le loro richieste esose». La fidejussione -  3,7 milioni , a fronte di 1, 8 per la prima serie-  è il punto tecnico cruciale. La sua mancanza, per la Rai, rescinde il contratto. Endemol ribatte che essendo fallita Arfin, la società che prestava la garanzia, ne sono state presentate alla Rai altre dieci  ma nessuna andava bene.

La Rai fa sapere che «se Einstein riprende la produzione ne riparliamo, sono loro che hanno staccato...». Minoli, si sente la «vera vittima» della faccenda. Gli avvocati rischiano di sovraffaticarsi dal lavoro. Insomma, è un casino, una matassa senza bandolo. Il consiglio è: e se ci si mettesse a un tavolo a discuterne, prima di gettare a mare l’unica vera idea imprenditoriale che la pigra Trinacria abbia prodotto negli ultimi anni?...

martedì 18 ottobre 2011


eni culturali, identità, crescita. Rispettare il passato, costruire il futuro, senza dimenticare il presente





Beni culturali, identità, crescita. Rispettare il passato, costruire il futuro, senza dimenticare il presente19 ottobre 2011
Complesso Monumentale di San Michele a Ripa Grande
in Via San Michele, 22 Roma
 
Per l'ottavo anno consecutivo, Banca Intesa Sanpaolo organizza una giornata di dibattito sui beni culturali.
Il tema di quest'anno è la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale nazionale come ambiti tra i più significativi su cui misurare la capacità del Paese di realizzare le riforme indispensabili alla crescita.
La discussione si svilupperà intorno a una serie di questioni, tra cui: la misurazione degli investimenti in beni culturali come moltiplicatori di sviluppo economico, l’individuazione di best practices organizzative, i possibili effetti sulla riforma federale, il ruolo dei privati e del non-profit e la crescente necessità di nuovi investimenti infrastrutturali.
Programma
9.00 - Registrazione partecipanti

9.45 - Apertura lavori
  • Giovanni Bazoli, Presidente Consiglio di Sorveglianza Intesa Sanpaolo
10.00 - Tutela e valorizzazione: una falsa antinomia
  • Giovanni Maria Flick, chairman, Presidente Emerito della Corte Costituzionale
  • Gregorio De Felice, Chief Economist Intesa Sanpaolo
  • Stefano Baia Curioni, Vicepresidente Centro ASK - Università Bocconi
  • Card. Giovanni Lajolo, Presidente del Governatorato Stato della Città del Vaticano
  • Mario Ciaccia, Amministratore Delegato e Direttore Generale Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo
  • Patrizia Asproni, Presidente ConfCultura
  • Angelo Benessia, Presidente Compagnia di San Paolo
  • Bernabò Bocca, Vice Presidente Associazione CIVITA
  • Catiuscia Marini, Presidente Regione Umbria
  • Roberto Cecchi, Segretario Generale Ministero per i Beni e le Attività Culturali
13.30 Buffet lunch
15.30 Tavola rotonda - Beni culturali e crescita sostenibile
  • Alberto Orioli, moderatore, Vicedirettore Il Sole 24 Ore
  • Ilaria Borletti Buitoni, Presidente FAI, Fondo Ambiente Italiano
  • Andrea Carandini, Presidente Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici Ministero per i Beni e le Attività Culturali
  • Giovanni Gentile, Presidente Fondazione Florens
  • Francesco Maria Giro, Sottosegretario di Stato Ministero per i Beni e le Attività Culturali
  • Stéphan Lissner, Sovrintendente e Direttore Artistico Teatro alla Scala
  • Giorgio Orsoni, Sindaco di Venezia
  • Francesco Rutelli, Senatore
17.30 Conclusioni
  • Corrado Passera, Consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo

Donne è arrivato.......?!?

Via libera agli incentivi fiscali a favore delle imprese giovanili e femminili. È stata chiusa l'intesa tra Stato e governo regionale per spianare la strada all'attuazione della legge approvata a luglio dall'Ars che stabilisce che i giovani, compresi tra 18 e 40 anni e le donne che hanno aperto un'impresa nel 2011 o che daranno vita ad una iniziativa imprenditoriale nel 2012 sono esenti dall'imposta regionale sulle attività produttive (Irap) per cinque anni, a partire da quello in cui si avvia l'attività. Il ministero dell'Economia e la Regione hanno raggiunto, infatti, l'accordo sul testo del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, di prossima emanazione, che permetterà che le agevolazioni possano diventare concrete. Il quinto comma della legge prevede, inoltre, che gli sgravi si applicano anche alle cooperative giovanili che gestiscono aziende ed immobili confiscati alla mafia.
A beneficiarne saranno le aziende con sede legale, amministrativa e operativa in Sicilia. Soddisfatto l'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao: «Si tratta di uno strumento che si aggiunge al credito d'imposta e che permette di fornire ai giovani e alle donne di Sicilia un più facile accesso al mondo produttivo. Il governo regionale punta sugli investimenti e sulla crescita per reagire alla crisi economica. In questo modo si potrà sostenere l'economia siciliana anche attraverso questa forma trasparente e concreta di fiscalità di vantaggio, 

Emergenza Fondi Creativi Siciliani.

Siracusa
Pietro franzetti Resp.Coord. Regionale Ugl Creativi Sicilia,durante  il convegno "Arti della nostra Terra" ha dichiarato" Allo stato attuale,la nostra Regione  non elargiste fondi ,non crea bandi necessari per lo sviluppo Culturale
.I fatti di Roma rappresentano ,sottolineano la crisi attuale nel nostro sistema economico socio-politico. Nn a caso la maggior parte dei partecipanti  alla manifestazione del 15 Ottobre a Roma era giovani Meridionali /Siciliani.LA Nostra  Regione il Meridione al di sotto dell'Africa. Nessune certezze nessun Futuro. Questi atti di violenza  non rappresentano questa generazione  ,non CI Rappresenta.,..siamo stati e lo siamo ancora  VIOLENTANTI   PRIVI  di DIRITTI E FUTUTRO.
Il governo Regionale,Nazionale deve attuare a piu' presto riforme urgenti per non determinare altri eventi ancora piu' gravi." Conclude " Nella Cultura si puo', si deve investire,utilizzandola come forma di ANTI -CRISI . CULTURA uguale LAVORO-FUTURO".
A fine convegno molti ragazzi hanno applaudito il giovane Responsabile Regionale,alcuni hanno continuato  gridando "Giovani alla Regione....Giovani Sindaci....."

IMPRESE: CREATIVI SICILIANI IN CINA, FRANZETTI (UGL) "ESPRIMO ORGOGLIO"

Pietro Franzetti 

"Sono molto soddisfatto, esprimo orgoglio - dichiara Pietro Franzetti coordinatore regionale in Sicilia dell'Ugl Creativi -, sono vicino ai giovani imprenditori siciliani che approdano in Cina".
"Lavorare in Sicilia, - aggiunge Franzetti - sopratutto per i creativi, e' ancora piu'' difficile, il Comune di Palermo la Regione Sicilia dovrebbe investire sui prodotti 'Made in Sicily',soprattutto sui creativi siciliani, bigliettino da visita del nostro territorio. Durante il mese di ottobre - conclude Franzetti -, si terra' una riunione con tutti loro per affrontare tutte le tematiche e problematiche sull'argomento".

giovedì 25 agosto 2011

Modica Antica........












Modica

Ridente nel sole e nel sereno, triste nella caligine e nell’oscurità della notte, colorata di mille svariate tinte or chiare or cupe, secondo le ore del giorno, abbellita dai più pittoreschi accidenti, il cui effetto muta di momento in momento…tutte quella case che dal basso si arrampicano convulsamente ai fianchi delle cinque colline e che, per un curioso fenomeno ottico, pare che vi caschino inevitabilmente addosso…”.
Salvatore  Minardo  tratto dal libro Modica Antica.

Il sisma del 1693 è un evento di cesura e/o fa da cerniera con il passato per tutte le città della provincia iblea in cui le elite furono costrette a prendere delle decisioni importanti per le popolazioni di ogni singolo nucleo urbano. Modica rimase. In città si contarono 3400 morti. La ricostruzione non avvenne su una tabula rasa ma sulla base di quanto era rimasto in piedi e sulla possibilità del restauro delle architetture lesionate o crollate solo in parte, quantomeno nella prima fase tra la fine del Seicento e il primo decennio del Settecento. E’ durante il Settecento che si consolida la decisione di nuovi progetti ambiziosi pensati per città che avevano avuto una notevole espansione economica tra Cinquecento e Seicento e una contestuale espansione edilizia.
Modica divenne il sito ideale dove attuare un vero e proprio esperimento scenografico, un piano urbanistico ai limite del fantastico, un progetto che prenderà forma pietrificandosi in scene di tenero calcare color del miele, il miele degli alveari iblei cari a Virgilio che canta la dolcezza di questo
prodotto nella V Egloga:
"Bionde sono le nostre pietre e consolano il viaggiatore che ha ancora negli occhi il grigio della sciara".

Sicilia Orientale

Un suggestivo viaggio attraverso Riserve Naturali citta' storiche  come Ragusa Ibla, Modica ,PortoPalo, alla riscoperta di Monumenti ed antichissime tradizioni.

Buon Viaggio.....

Pietro Franzetti
Ugl Creativi Sicilia.
Coordinatore Regione Sicilia.

mercoledì 23 marzo 2011

SPETTACOLO: FRANZETTI (UGL CREATIVI), LA SICILIA FORTEMENTE PENALIZZATA, IL NOSTRO SINDACATO SCENDE IN CAMPO

Pietro Franzetti


“L'incertezza ancora una volta regna sulla Nostra Regione,ancor di piu' regna sulla Cultura Siciliana regna sugli operatori dell'Arte”.
Queste le dichiarazioni del Coordinatore regionale Ugl Creativi Pietro Franzetti.
“L'ennesimo taglio alla Cultura” continua Pietro Franzetti ”la Commissione della Cultura del Parlamento Europeo è stata chiara ogni persona che crea o partecipa con la sua interpretazione alla creatività al rifacimento di opere d'arte che ritiene la creativita' artistica come un elemento essenziale della sua vita che contribuisce alla sviluppo dell'arte e della cultura deve essere riconosciuto Socialmente deve essere tutelato.
"La Sicilia - spiega Franzetti - ha grandi potenzialita', i giochi politici, nella nostra Regione accentuano ancor di piu' questa poca attenzione alla Cultura agli operatori dell'arte.
"La chiusura della Fiction Agro Dolce, stigmatizza il sindacalista, è l'ennesima dimostrazione di menefreghismo della classe politica regionale, la nostra regione potrebbe tranquillamente vivere con la Cultura con il turismo”continua Pietro Franzetti “.
”La regione Sicilia - continua Franzetti - può essere il fiore all'occhiello di tutta l'italia, potrebbe come Regione a statuto Speciale, identificarsi come Regione della Cultura.
Cio' non viene fatto, stigmatizza Franzetti - i professionisti del cinema, come tutti gli altri professionisti, vivono del loro lavoro , che tale lavoro si configura come “mestiere” e come professione e non certo come “piacevole” passatempo che il lavoro cinema merita la stessa attenzione (e contrattualizzazione) del lavoro di un avvocato o di quello di un Farmacista".
La vicenda non finisce qui, - conclude Franzetti - non molliamo assolutamente, l'Ugl vuole risposte dalla regione al Presidente Lombardo in assenza di esse, siamo pronti a scendere in piazza”.

sabato 26 febbraio 2011

Responsabili Territoriali

Nomina i Responsabili Territoriali.

Tiziana Bosco
Regista
Resp.Territoriale Catania e Provincia.



Franco Tedesco
Imprenditore
Resp.Territoriale Palermo e Provincia.