martedì 17 gennaio 2012

Pe u Cuntu ...Grazie

http://youtu.be/PFyZaKX-sIw

U Cuntu

  

Roma: Grande successo all'auditorium del Maestro Mimmo Cuticchio.
"O Palermo o L'Inferno" descrive in modo diverso la storia  del nostro paese della Nostra Sicilia.
Originale  divertente commovente .
"Personalmente sono contento che ancora uno spettacolo del genere possa muovere le nostre anime e i nosctri cuori per la nostra terra,amata da tutti tranne da Noi Siciliani (mi riferisco agl'amministratori locali). Lo stettacolo di Mimmo Cuticchio è stato sponsorizzato dal Auditorium di Roma. Per questo siamo sono riconoscente come Siciliano che una citta' come Roma Capitale apprezzi la nostra Cultura. Ma con tristezza e rabbia, oggi mi sento poco Siciliano.La nostra Regione  Sicilia , il Comune di Palermo ed altri spesso dimenticano cose importanti come queste.Ribadisco  la mia vergogna e rabbia.Oggi, in previsione dell'amministrative 2012, la Sicilia, il Comune di Palermo ed altri , hanno  una grande possibilita'. Quella di  nun ricambio generazionale ,di  un rinnovo  amministrativo. La cutura siciliana deve essere tutelata. Lo spettacolo di oggi del Maestro Cuticchio ne è la dimostrazione"

Grazie ancora al Maestro Cuticchio
Coordinatore Regionale Sicilia
Ugl Creativi Sicilia
Dott. Pietro Franzetti
 


12 milioni di euro ......12 milioni di raccomandati?

UN «BOTTINO» DA 12 MILIONI - Un sollievo anche per il Comitato spontaneo di intellettuali siciliani deciso come tanti ad approfondire il vero mistero di questa storia molto siciliana. Perché il nodo riguarda i 12 milioni di euro stanziati dalla Unione europea con i fondi «Por» e già inseriti in un programma di mostre e manifestazioni, rassegne e convegni destinati soprattutto a risvegliare l’arte mediterranea con un diretto aggancio ai Paesi scossi dalla primavera araba. La chiusura del Riso potrebbe rendere necessario lo spostamento dei fondi ad altre aree «culturali». Un appetitoso boccone, un vero e proprio «bottino», come lo definiscono tanti operatori impegnati nei progetti a rischio. Una ragione in più per l’attacco di Miccichè: «Ecco gli effetti della banda che domina la Regione, ma noi faremo barricate in auto, scenderemo in piazza, metteremo le tende sotto il covi di questi banditi...».

UN DIRIGENTE A RISCHIO - Anche su questo l’assessore Missineo è deciso a non mollare, assicurando di non sapere nulla sul blocco dei 12 milioni: «Si tratta di fondi già registrati alla Corte dei conti. Non si possono assolutamente spostare, è impensabile, mi dissocio anche per questo da quanto scritto da un dirigente...». Un pezzo di burocrazia alla Regione siciliana può fare quindi quel che vuole? Secca la replica di Missineo: «Un pezzo di burocrazia può annunciare quel che vuole, ma non accadrà quel che annuncia. Anzi, dovrà rispondere di tutto questo. E certamente il museo andrò ad aprirlo io, se lui lo chiude».

IMPRESE E CEMENTO - Ma sullo stesso museo grava come una spada di Damocle l’inizio dei lavori per «una non richiesta sopraelevazione grezza del secondo e terzo piano della sede del Museo», come dice stupita Antonella Amorelli, dirigente interna pronta a tutto per di scongiurare la chiusura. Una sopraelevazione che rischia di sconvolgere l’assetto interno di un sontuoso cortile. Ma soprattutto di avviare lavori che a Palermo rischiano di durare decenni. Una manna per imprese e cemento.